Adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili: obblighi e opportunità per l’imprenditore
- Dott. Lorenzo Rigoni
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Con l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), integrato dalle successive modifiche normative, si è rafforzato l’obbligo per l’imprenditore – in particolare per le società di capitali – di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati. Non si tratta di un mero adempimento formale, ma di un presidio sostanziale volto a garantire la continuità aziendale e a prevenire situazioni di insolvenza.
La base normativa
L’art. 2086 c.c., come modificato dal Codice della Crisi, stabilisce che l’imprenditore che operi in forma societaria o collettiva ha il dovere di istituire un assetto adeguato e di attivarsi senza indugio in caso di perdita della continuità aziendale. Parallelamente, l’art. 3 del Codice della Crisi richiede l’adozione di strumenti idonei a rilevare tempestivamente lo stato di crisi, così da consentire interventi correttivi o l’accesso agli strumenti di regolazione.
Cosa significa “adeguati assetti”
Gli assetti non sono uguali per tutte le imprese: devono essere proporzionati alla natura e alle dimensioni dell’attività. Essi comprendono:
Assetto organizzativo: definizione chiara di ruoli, deleghe e responsabilità, procedure di controllo interno, sistemi informativi adeguati.
Assetto amministrativo: gestione documentata delle decisioni, regole di governance societaria, monitoraggio degli obblighi civilistici e fiscali.
Assetto contabile: tenuta di una contabilità aggiornata, bilanci attendibili, reporting periodico e strumenti di analisi finanziaria (indici di liquidità, sostenibilità del debito, cash flow).
Funzione preventiva e responsabilità degli amministratori
Gli adeguati assetti hanno la funzione di anticipare i segnali di squilibrio economico-finanziario, come cali di liquidità, erosione del patrimonio netto o incapacità di far fronte ai debiti nei successivi 12 mesi.
Gli amministratori sono direttamente responsabili dell’adozione degli assetti: la mancata implementazione può comportare responsabilità civile e penale, soprattutto se l’inerzia contribuisce all’aggravamento della crisi.
Vantaggi per l’impresa
Oltre all’aspetto obbligatorio, l’adozione di assetti adeguati rappresenta un vantaggio competitivo. Un sistema di monitoraggio strutturato consente di:
prendere decisioni più rapide e consapevoli;
migliorare il rapporto con banche e investitori, grazie alla trasparenza;
ridurre il rischio di insolvenza e di azioni di responsabilità;
accedere più facilmente a strumenti di composizione della crisi in modo ordinato.
Conclusioni
Gli adeguati assetti non devono essere percepiti come un costo burocratico, ma come strumenti di gestione moderna e prudente. Per molte PMI ciò significa introdurre procedure di controllo interno più semplici ma funzionali, in grado di garantire il rispetto delle norme e, soprattutto, la salvaguardia della continuità aziendale.
In definitiva, il Codice della Crisi non ha introdotto solo nuovi obblighi, ma ha delineato un modello di impresa più consapevole e responsabile, dove la prevenzione è la chiave per la stabilità e il rilancio
Commenti