Tassazione dei redditi finanziari
- Dott. Lorenzo Rigoni

- 31 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Regimi di tassazione dei redditi finanziari
Il sistema fiscale italiano prevede tre regimi per gli investitori privati:
1. Regime della dichiarazione
Il contribuente indica redditi e plusvalenze nel modello 730 o Redditi PF. Le imposte si pagano in sede di dichiarazione. È obbligatorio per gli investimenti detenuti all’estero.
2. Regime del risparmio amministrato
La banca o l’intermediario finanziario applica direttamente la ritenuta alla fonte (imposta sostitutiva). Il contribuente è esonerato da adempimenti fiscali.
3. Regime del risparmio gestito
In questo caso è l’intermediario a calcolare il risultato complessivo di gestione e a versare le imposte dovute.
Aliquote fiscali 2025
Aliquota ordinaria: 26% su interessi, dividendi, plusvalenze, ETF e derivati.
Titoli di Stato e assimilati: 12,5% (BOT, BTP, CCT, buoni postali).
Fondi pensione: 20% sui rendimenti.
Criptovalute: imposta del 26% sulle plusvalenze oltre 2.000 euro annui.
Dal 2018 anche le plusvalenze su partecipazioni qualificate sono tassate al 26%.
Compensazione delle minusvalenze
Le perdite (minusvalenze) derivanti da investimenti possono essere compensate con le plusvalenze della stessa categoria entro i quattro anni successivi. Questa gestione è utile per ottimizzare la pressione fiscale.
Tassazione dei redditi finanziari esteri
Chi investe all’estero deve dichiarare i redditi prodotti e compilare il quadro RW per il monitoraggio fiscale. Le Convenzioni contro le doppie imposizioni evitano di pagare due volte le imposte grazie al credito d’imposta.
Conclusioni
La tassazione dei redditi finanziari è un ambito complesso e in continua evoluzione. Affidarsi a un consulente esperto permette di scegliere il regime più vantaggioso, evitare errori in dichiarazione e pianificare gli investimenti con maggiore efficienza


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