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Le novità estive del decreto fiscale

  • Immagine del redattore: Dott. Lorenzo Rigoni
    Dott. Lorenzo Rigoni
  • 21 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Ecco una versione completamente rivisitata e riscritta dei contenuti che hai riportato, con parole e frasi differenti pur mantenendo gli stessi concetti e la stessa struttura:





Le principali innovazioni introdotte dal nuovo decreto fiscale (Dl 84/2025)



Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno 2025, è entrato in vigore dal 18 giugno il decreto fiscale contenente disposizioni urgenti per l’area dei tributi e dei versamenti obbligatori. Il provvedimento si articola in sedici articoli e presenta cambiamenti significativi per imprese, professionisti, enti no profit e amministrazioni pubbliche. Di seguito una sintesi dei punti chiave.



1. Nuove regole per la deducibilità dei costi e dei rimborsi dei lavoratori



Il primo articolo ridisegna il regime fiscale dei costi legati a trasferta e dei rimborsi per dipendenti e autonomi:


  • Le spese per vitto, pernottamento e trasporto effettuate nel territorio nazionale sono ammesse in deduzione solo se regolate con strumenti tracciabili (bonifici, carte, ecc.). All’estero è invece ammessa la deducibilità indipendentemente dal mezzo di pagamento.

  • I rimborsi dei costi per trasferta in Italia finiranno nel reddito imponibile dei lavoratori autonomi se non sono stati corrisposti con sistemi tracciati.

  • Interessi e rendite percepiti nell’esercizio dell’attività professionale saranno riclassificati come rendite finanziarie e non come lavoro autonomo. Allo stesso modo, le plusvalenze derivanti dalla cessione di quote in società artistiche o professionali verranno considerate come redditi diversi.

  • Nuove regole sulla fiscalità dei partecipanti a società e associazioni nel campo delle arti e dei servizi professionali.




2. Cambia la disciplina sul riporto delle perdite fiscali



L’articolo 2 introduce regole semplificate per riportare le perdite in operazioni come fusioni e scissioni:


  • Abbandonato il parametro legato al patrimonio netto contabile, sostituito dal calcolo basato sul doppio dei conferimenti e dei versamenti effettuati nell’ultimo biennio.

  • Le perdite potranno essere riportate seguendo questa nuova logica, evitando calcoli legati al patrimonio netto.

  • Le società risultanti da conferimenti sono assoggettate alle stesse regole previste per scissioni e fusioni.

  • Eliminata la restrizione legata ai conferimenti d’azienda.




3. Nuove regole sulla deduzione per assunzioni



L’articolo 3 prevede che, per calcolare la deduzione fiscale legata alle assunzioni, non si considerino più le società collegate. Le imprese sono invitate ad aggiornare la propria pianificazione tenendo presente questa novità, applicabile dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023.



4. Norme riviste per Cfc e disallineamenti ibridi



L’articolo 4 aggiorna la disciplina delle società estere controllate, rendendola coerente con gli standard globali sulla tassazione minima dei gruppi multinazionali. L’articolo 5 modifica invece la normativa sui disallineamenti ibridi, fissando una nuova scadenza per inviare la documentazione dei periodi precedenti al 2023: si sposta al 31 ottobre 2025, data coincidente con quella della dichiarazione dei redditi 2024.



5. Proroga e regolarizzazione dell’Imu



L’articolo 6 prevede una proroga dei termini per i Comuni, nel caso in cui non abbiano approvato o trasmesso correttamente le delibere sulla determinazione delle aliquote Imu. Il termine slitta al 15 settembre 2025.



6. Novità su Iva e regole di reverse charge e split payment



L’articolo 9 estende il meccanismo dell’inversione contabile (reverse charge) ai servizi nel campo dei trasporti e della logistica, eliminando la precedente restrizione legata alla prevalenza di lavoro umano e dei mezzi strumentali. Questo cambiamento è però subordinato al nulla osta dell’Ue. L’articolo 10 stabilisce che dal 1° luglio 2025 cesserà di applicarsi lo split payment per le società quotate nel Ftse Mib, eliminando la previsione dal Dpr 633/72.



7. Nuovi termini per le dichiarazioni dei redditi e dell’Irap



L’articolo 12 sposta la scadenza per la trasmissione dei modelli reddituali e Irap 2024 dall’attuale 31 ottobre all’8 novembre 2024.



8. Più tempo per i versamenti dei contribuenti Isa e dei forfettari



L’articolo 13 posticipa le scadenze dei versamenti legati alla dichiarazione dei redditi per i contribuenti Isa e forfettari dal 30 giugno al 21 luglio 2025, e al 20 agosto 2025 con maggiorazione dello 0,4%.



9. Nuove regole per enti del Terzo Settore e imprese sociali



In base alla comfort letter trasmessa dall’UE, sono rivisti alcuni articoli dei Codici relativi al Terzo Settore e all’impresa sociale:


  • Abolita la necessità dell’autorizzazione europea per l’applicazione di specifiche norme tributarie.

  • Le regole fiscali per enti e imprese sociali si applicheranno dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025.

  • Limitato l’ambito dei provvedimenti soggetti ad approvazione dell’Ue.




10. Accise e biodiesel



Infine, sono stati rivisti alcuni punti relativi al regime dei carburanti, con particolare riferimento al biodiesel (art. 7), e sono stati introdotti adeguamenti sulla normativa in materia di accise (art. 11).





 
 
 

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