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La holding di famiglia : fiscalità ed aspetti patrimoniali

  • Immagine del redattore: Dott. Lorenzo Rigoni
    Dott. Lorenzo Rigoni
  • 29 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

La holding di famiglia è una società costituita con lo scopo principale di detenere e gestire partecipazioni e beni della famiglia imprenditoriale, accentrando il controllo delle attività economiche e patrimoniali. Può essere pura, quando svolge esclusivamente funzioni di controllo, o mista, se affianca anche attività operative. La forma più utilizzata in Italia è la S.r.l., ma non mancano casi di S.p.A. o, per patrimoni immobiliari, società semplici.


L’adozione di una holding offre innanzitutto vantaggi di governance: riunendo in un unico soggetto giuridico le partecipazioni, si ottiene un controllo più chiaro e centralizzato, evitando la frammentazione dei poteri tra più rami familiari. Ciò consente di gestire con maggiore stabilità le decisioni strategiche, anche in presenza di numerosi eredi.


Un secondo obiettivo riguarda il passaggio generazionale. Invece di trasferire singolarmente le partecipazioni nelle società operative, è sufficiente trasferire le quote della holding, semplificando successioni e donazioni. Tale struttura consente inoltre di definire in anticipo regole di governance e distribuzione dei dividendi tramite patti parasociali, patti di famiglia o strumenti di protezione patrimoniale.


Il terzo vantaggio è di natura fiscale. In base al TUIR, i dividendi percepiti da una società da altra società sono tassati solo per il 5% del loro ammontare (art. 89), con una tassazione effettiva pari a circa l’1,2%. Anche le plusvalenze sulla cessione di partecipazioni possono essere esenti per il 95% (regime PEX, art. 87), a condizione di rispettare requisiti di possesso e natura commerciale della partecipata. Ciò consente di far affluire utili alla holding con un carico impositivo ridotto, creando un serbatoio di risorse da reinvestire nel gruppo o da distribuire ai soci finali in tempi e modi pianificati.


La holding rappresenta inoltre un efficace strumento di protezione del patrimonio, poiché la separazione tra capogruppo e controllate isola i rischi: difficoltà o passività di una società operativa non incidono automaticamente sugli altri asset. È anche possibile diversificare gli investimenti attraverso la capogruppo senza coinvolgere direttamente le operative.


L’uso della holding deve comunque avere valide ragioni economiche: un’operazione meramente volta a ridurre il carico fiscale può essere contestata dall’Agenzia delle Entrate come abuso di diritto. La costituzione di una holding richiede pertanto un’analisi preventiva approfondita delle finalità, della forma societaria più adatta e dell’impatto complessivo su governance e fisco.


In sintesi, la holding di famiglia è uno strumento versatile e strategico che consente di ottimizzare la gestione del patrimonio familiare, pianificare la successione, ridurre la pressione fiscale e proteggere gli asset, a condizione che sia inserita in un progetto di lungo periodo con finalità imprenditoriali reali e trasparenti

 
 
 

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