La gestione dei dividendi
- Dott. Lorenzo Rigoni
- 2 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Cosa sono i dividendi?
I dividendi rappresentano la parte degli utili di una società che viene distribuita ai soci, in proporzione alla quota di partecipazione detenuta. La decisione di distribuire i dividendi è facoltativa e deve essere deliberata dall’assemblea dei soci, su proposta dell’organo amministrativo.
⚠️ Attenzione: Una società può anche decidere di non distribuire dividendi nonostante l’esercizio sia stato chiuso in utile. Le motivazioni possono includere:
Il ripianamento di perdite pregresse.
Il reinvestimento degli utili per favorire la crescita aziendale.
Il rafforzamento del patrimonio netto.
Come funziona la distribuzione dei dividendi?
La distribuzione dei dividendi segue un processo definito:
1.
Approvazione da parte dell’assemblea dei soci
L’assemblea approva:
L’importo dell’utile da distribuire.
L’eventuale destinazione di parte dell’utile a riserve obbligatorie o straordinarie.
Le modalità e i tempi di pagamento.
2.
Calcolo dell’importo per ciascun socio
I dividendi vengono ripartiti proporzionalmente alle quote di partecipazione.
Esempio:
Se un socio possiede il 30% delle quote e l’utile distribuito è di €100.000, riceverà €30.000.
3.
Erogazione
Il pagamento può avvenire tramite:
Assegno.
Accredito su conto titoli.
In alcuni casi, anche in azioni (stock dividend).
4.
Tassazione
I dividendi sono soggetti a tassazione, che varia in base alla natura del socio (persona fisica, imprenditore, società) e al tipo di partecipazione.
Tassazione dei dividendi nel 2025
🔹
1. Soci persone fisiche (non imprenditori)
Tassazione fissa con ritenuta a titolo d’imposta del 26%, ai sensi dell’art. 27 del DPR 600/1973.
Valida sia per partecipazioni qualificate che non qualificate.
Esempio:
Un dividendo di €26.000 comporta una ritenuta di €6.760.
L’importo netto incassato sarà di €19.240.
La ritenuta va versata dalla società con Modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo al trimestre in cui è avvenuta la distribuzione.
Codice tributo: 1035
Periodo di riferimento: trimestre e mese di distribuzione
🔹
2. Soci imprenditori (imprese individuali, SNC, SAS)
Per queste categorie la tassazione è progressiva IRPEF, su una quota imponibile dell’utile che varia in base all’anno in cui è stato maturato
Il socio imprenditore non è soggetto alla ritenuta del 26%, ma deve inserire la quota imponibile del dividendo nel proprio reddito complessivo, da tassare con IRPEF per scaglioni (dal 23% al 43%).
🔹
3. Società di capitali (SRL, SPA)
Quando una società di capitali riceve dividendi da un’altra società di capitali, si applica un regime agevolato:
Solo il 5% del dividendo percepito è imponibile.
L’IRES del 24% si applica solo su questa quota.
Esempio
Su un dividendo di €100.000:
Imponibile: €5.000
IRES: 24% di €5.000 = €1.200
Tassazione effettiva: 1,2%
🔹
4. Holding SRL
Anche le holding beneficiano dello stesso trattamento fiscale delle società di capitali: tassazione effettiva all’1,2% grazie all’esenzione del 95%.
La holding, inoltre, rappresenta uno strumento strategico di ottimizzazione fiscale, utile per:
Evitare la tassazione del 26% sulle persone fisiche.
Proteggere e centralizzare il patrimonio.
Ridistribuire utili in modo efficiente.
Utile vs Dividendo: che differenza c’è?
Utile: è il profitto complessivo prodotto dalla società durante l’esercizio.
Dividendo: è la parte di utile che l’assemblea decide di distribuire ai soci.
Non tutti gli utili diventano dividendi: una parte può essere accantonata o reinvestita.
Come ridurre legalmente la tassazione sui dividendi
Ecco alcune strategie lecite e comunemente utilizzate:
✅
1. Non distribuire utili
Gli utili trattenuti non generano imposte in capo ai soci e possono essere reinvestiti.
✅
2. Utilizzare la holding
Attraverso una holding SRL, gli utili della società operativa possono essere trasferiti e tassati in modo ridotto, con solo il 5% imponibile.
✅
3. TFM – Trattamento di Fine Mandato
Attribuire al socio-amministratore un TFM deducibile consente di abbattere l’utile societario, riducendo la base imponibile.
Scadenze per il versamento della ritenuta del 26%
La società che distribuisce dividendi deve versare la ritenuta del 26% entro il 16 del mese successivo al trimestre della distribuzione.
Esempio:
Se i dividendi sono erogati a marzo (1° trimestre), la ritenuta va versata entro il 16 aprile.
Conclusione
Nel 2025, la tassazione dei dividendi varia sensibilmente in base alla natura del socio e alla forma societaria coinvolta. Le società di capitali offrono i maggiori vantaggi fiscali, grazie alla tassazione agevolata del 5% sull’utile ricevuto.
📌 Una pianificazione fiscale attenta consente di ottimizzare la distribuzione degli utili, evitando una tassazione penalizzante e permettendo al socio di scegliere la strategia più efficiente.
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